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Sunday, August 16, 2009

La Northern Petroleum a San Pietro in Vincoli


Nel 2004 la Northern Petroleum, ditta petrolifera con sede a Londra, ottenne l'autorizzazione a trivellare un pozzo metanifero ''esplorativo'' in provincia di Ravenna, in una citta' chiamata San Pietro in Vincoli. Il pozzo si chiama Savio. Cosi, nel marzo del 2009, senza dire niente a nessuno, i signori della Northern Petroleum decisero di mettersi all'opera, ancora prima che la VIA, la Valutazione di Impatto Ambientale, fosse stata approvata dal Ministero dell'Ambiente.

Come al solito, nessuno aveva informato la popolazione, e cosi' viene fatto un buco di oltre tre chilometri sotto la crosta terrestre, in mezzo alle case e vicino a campi archeologici. La gente ha visto venire su il pozzo e la torretta associata senza sapere cosa fosse e perche'. Quaranta metri di altezza (piu' della torre civica del paese!), strade e cantieri tutt'intorno.

Problemi di rumori, contaminazioni di aria ed acqua, subsidenza, polveri? Dirlo alla gente? Alla Northern Petroleum non le importa.

Pero' degli investitori si che le importa, ed infatti in data 13 Marzo 2009 il direttore della Northern Petroleum, tale Derek Musgrove, annuncia l'inizio degli scavi e in data 27 Marzo 2009 dice che addirittura sono di dieci giorni in anticipo sulla data prevista di fine lavori.

La gente non sapeva nulla, per loro nessun annuncio.

Come nel terzo mondo.

Partono allora tutte le proteste da parte dei cittadini, che hanno scoperto i progetti a misfatti avvenuti. Ci si lamenta della scarsa informazione e dello scarso monitoraggio dei progetti gia esistenti, sia per la qualita' dell'acqua che la gente beve, che della subsidenza. In una sola parola, ci si lamenta della poca democrazia in in questo paese. Tutto viene fatto a vanvera e senza criterio.

Il Comune dice di non sapere niente (.. mah, come facevano a non sapere di strade allargande? chi glieli ha dati i permessi? come facevano a non vedere camion e persone nuove in un paesino? a non chiedersi cosa facevano gli operai in zona? dormivano o piuttosto non gli importava? ).

Infatti, i cittadini spulciando fra le carte trovano che in effetti in comune di San Pietro in Vincoli gia' sapeva dal 2008 degli intenti della Northern Petroleum.

Da Ravenna Notizie:

I cittadini hanno dunque la legittima convinzione che si sia voluto tacere e nascondere il tutto per raggiungere l’obiettivo, in effetti raggiunto, che nessuno, avendone l’interesse e le conoscenze tecniche, potesse presentare osservazioni, e quindi mettere in discussione, o comunque portare alla luce del sole, la fattibilità del progetto e la sua compatibilità con la tutela dell’ambiente e la vivibilità e la sicurezza della popolazione.

Non mi sembra cosi' diverso da quello che si vuol fare, e si e' cercato di fare in Abruzzo. L'attuale responsabile e' il presidente di regione Gianni Chiodi, e la sua inutile assessore all'ambiente Daniela Stati, a cui non importa niente della loro terra, e che, ottusamente e ignorantemente continuano a non voler sentire, moderni Ponzio Pilato.

L'assessore all'ambiente per la provincia di Chieti, Eugenio Caporella, legge ancora le sue carte mentre il presidente della provincia, Enrico diGiuseppantonio cerca ancora di fare i giochi di equilibrio: promettere di fare e poi non fare nulla.

Intanto la Petroceltic sta per mettere su il suo bel pozzo di petrolio a sette chilometri da Ortona, con il beneplacito dell'assessore al turismo delle provincia di Chieti, il non eletto Remo di Martino.

Che classe dirigente dinamica, attiva e preparata che abbiamo!

Ma torniamo a San Pietro in Vincoli: mentre il Comune diceva di non sapere, di non poter farci nulla, la presidente di una delle associazioni impegante a salvare il territorio, Michela Nanni faceva quello che dovevano fare i rappresentanti della citta': informare, denunciare.

Vogliamo sottolineare come il territorio della nostra area sia gravemente minato dalla subsidenza e di come ogni giorno l'erosione divori la nostra costa arrecando anche gravi danni al turismo. Sarebbe sufficiente solo un po' di buonsenso e di lungimiranza da parte degli amministratori per far si che questi progetti venissero respinti immediatamente al mittente, ma non e' cosi'.

Altri pozzi di estrazione sono stati richiesti al largo della nostra costa, ed altri ne arriveranno perche' chi ci "amministra" e' completamente cieco e non vede altro che lo sfruttamento delle fonti fossili (gas, petrolio ecc) , non considerando al contrario le reali fonti rinnovabili.
Ma l'estrazione indiscriminata non produce solo gravi danni per il territorio, per la costa, per la stabilita' degli edifici, ma potrebbe divenire anche un serio e reale pericolo per la nostra agricoltura di qualita', infatti l'abbassamento del suolo potrebbe permettere la risalita dell'acqua salata nelle falde freatiche ove attingono i sistemi di irrigazione messi a punto dalle tante aziende agricole.

Mi sembra che il ragionamento non faccia una piega, e che si possa applicare tal quale per l'Abruzzo, la Basilicata, le Marche , il Veneto, le Puglie e lungo tutta la nostra penisola che dovrebbe solo essere un enorme giardino e non un campo petrolifero.

E com'e' finita a San Pietro in Vincoli? Ad un certo punto finiscono tutti i dibattiti e la torre viene smontata. Bene, hanno vinto i cittadini? No, tutt'altro. Semplicemente la Northern Petroleum non ha trovato nulla di appetibile e se n'e' andata.

Il risultato e' ottimo, ma i metodi fanno piangere. Non dovrebbero essere le ditte petrolifere a decidere di fare il comodo loro, venire, bucare, andarsene, senza nemmeno aspettare la VIA per nessuna di queste procedure. Dovrebbe essere invece questa nazione padrone di se stessa e decidere lei a chi dare e a chi non dare il proprio territorio.

E in tutte le altri parti d'Italia dove invece alla fine lo trovano il gas o il petrolio come va a finire?

Qualcuno sa che la Northern Petroleum vuole andare a trivellare l'isola di Pantelleria, la cui unica industria e' il turismo? Qualcuno se ne scandalizza? I politici lombardi cosi forti nel denunciare le trivelle nel loro parco del Curone faranno qualcosa per questa microscopica isola, che e' Italia anche lei?

Qualcuno ha spiegato ai cittadini Abruzzesi che ne e' del pericolo subisdenza per le nostre coste ora che iniziano a trivellare i nostri mari? Gli amministratori abruzzesi sanno cos'e' la subsidenza? Come fanno ad essere sicuri che non accadra' anche in Abruzzo? Ci sono degli studi? La gente che ne pensa?

Mistero.

L'ignoranza e' una brutta bestia e continuo a non capire come fanno questi personaggi da Nord a Sud, che a me non colpiscono certo per intelligenza, senso di servizio, di ascolto alla gente, di iniziative pulite, a governare l'Italia.

Fonti: Ravenna e dintorni , Interrogazione al sindaco di Ravenna

8 comments:

giosuè said...

maria rita il link Michela Nannini e rotto (http// di troppo) idem: non ha trovato nulla di appetibile e interrogazione al sindaco di Ravenna,
ciao!

maria rita said...

ok, ho sistemato. grazie giosue' - almeno so che c'e' qualcuno che li apre quei link!

wanadobee said...

bel pezzo, ma sono tutti al mare a prendere il sole per un mese...

mario franco basilico said...

È vero quanto dice Wanadobee, il giorno sono al mare e la sera si godono le allegre sciocche serate sponsorizzate dai loro sfruttatori.
Con poche agevolazioni di cose superflue, gli Amministratori Pubblici, riescono a portare un certo tipo di turismo anche in un luogo trasformato a discarica radioattiva; con agevolazioni alle giovani coppie ignoranti, riescono pure a farlo crescere demograficamente.

giosuè said...

Gelo con Washington: "Italia e Eni sono troppo amiche della Russia"

«Non comprendiamo perché l’Eni si comporti da lobbista di Gazprom in Europa promuovendo con South Stream un oleodotto destinato a trasformare l’Italia nella nuova Ucraina d’Europa, totalmente dipendente dal gas di Mosca».

fonte:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200908articoli/46455girata.asp

giosuè said...

Gli ottimi giacimenti di gas della zona del Sillaro

Viene da chiedersi, quindi, quale sia il motivo per il quale una società proveniente dall'altra parte del mondo abbia deciso di installare proprio nelle nostre zone le centrali di produzione. “Le motivazioni sono di tipo geologico, economico e affettivo – continua Pierluigi Vecchia -. Dal punto di vista geologico la storia del nostro territorio è favorevole alla formazione di idrocarburi. Ovviamente non possiamo confrontarci con i paesi che ne sono i maggiori produttori, ma fino al recente passato abbiamo avuto un certo peso fra gli stati produttori e non esportatori. Inoltre rispetto alla media europea, il prezzo del gas in Italia è alto, i costi di trasporto sono relativamente trascurabili e i costi in generale inferiori rispetto a quelli australiani. Dal punto di vista affettivo, infine, buona parte dei nostri principali investitori hanno, o hanno avuto in qualche modo, a che fare con l’Italia che considerano un paese intrigante.

fonte:
http://www.sabatoseraonline.it/home_ssol.php?site=1&n=articles&category_id=189&article_id=119885&l=it

MA ANDATE A QUEL PAESE!!!

giosuè said...

NO SCORIE TRISAIA: BLITZ DI FERRAGOSTO - SANTOCHIRICO AUTORIZZA UN POZZO PETROLIFERO LUNGO LA COSTA JONICA

“Mentre numerose associazioni tentano di salvare il mare Jonio e tutte le economie collegate dalle piattaforme petrolifere , l'assessore Santochirico con il suo blitz di ferragosto fa invece autorizzare una nuova trivellazione sulla costa jonica , nello specifico il nuovo pozzo masseria Morano Dir 1 ad opera della Gas Plus nella concessione Policoro . Nonostante tutte le osservazioni alla V.I.A. inoltrate all'epoca dalla sezione di Rifondazione Comunista di Policoro , e in barba a tutte le lacune che presentava la a richiesta di VIA

fonte:
http://www.terzaenergia.info/no-scorie-trisaia-blitz--di-ferragosto---santochirico-autorizza-un-pozzo-petrolifero-lungo-la-costa-jonica.htm

maria rita said...

si e' vero, tutti al mare, mentre il paese affonda...

grazie giosue' - quella dei legami affettivi l'avevo letta anche io, in riferimento all'Emilia Romagna.

MFB - l'ignoranza e' una brutta cosa, come dico sempre. E' solo che siamo nel 2009 e non nel dopoguerra povero del 1949...

Che schifo.

Ce lo meritiamo quasi tutto questo schifo...